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Intervista. IL DOTT. EMILIANO DANIELE SU “IL LADRO GENTILUOMO DELLA VISTA”

Glaucoma: un nemico da combattere.

Il

Glaucoma è una patologia oculare piuttosto seria, che se non diagnosticata e trattata in tempo utile , comporta alterazioni a carico della testa del nervo ottico e dello strato delle fibre nervose, con conseguenze dannose a carico della vista fino in alcuni casi giungere alla cecità. Tale malattia è caratterizzata, ma non sempre, da un aumento della pressione intraoculare che non ha nulla a che vedere con la pressione del sangue, ma è regolata dalla produzione e dalla eliminazione dell’umore acqueo. Valori medi considerati normali variano dagli 8 ai 18 mmhg, con variazioni tra mattina e sera/notte. Dal punto di vista epidemiologico il glaucoma è la seconda causa di cecità nel mondo. In Italia attualmente 500.000 persone sono in cura per il glaucoma, ma un numero piuttosto elevato ne è colpito senza esserne a conoscenza. Va saputo che esistono dei soggetti a rischio tipo:

  • Età sopra i 50 anni

  • Familiarità specie se di primo grado con soggetti glaucomatosi

  • Miopia elevata

  • Uso di cortisone

  • Episodi di aumento della pressione oculare

Spesso specie nella fase iniziale non dà alcun sintomo e quando il paziente se ne accorge, il nervo ottico ha già subito un danno grave ed irreversibile con perdita di una certa quantità di visione periferica. Questo è il fattore che fa definire il glaucoma come il “ladro gentiluomo della vista” quasi a dire che ruba senza farsene accorgere.


Tonometria Campo Visivo Papilla Escavata


Oggi una diagnosi precoce è al momento l’unica possibilità per curare il glaucoma in modo adeguato. Pertanto è fondamentale sottoporsi ad una visita oculistica specialistica, dopo i 40 anni una volta l’anno, al fine di diagnosticare la patologia nelle fasi iniziali. Durante la visita è fondamentale da parte dell’oculista esaminare il nervo ottico e se ritenuto necessario fotografarlo. Misurare la pressione dell’occhio mediante la tonometria, oggi è tuttora ritenuta fondamentale la metodica a contatto con il tonometro di Goldmann. Effettuare una pachimetria ossia misurare lo spessore corneale onde valutare eventuali fattori di correzione da apportare alle misure tonometriche. Effettuare l’esame del Campo Visivo Computerizzato, necessario a valutare quanta porzione dello spazio che ci circonda, l’occhio riesce a percepire. L’OCT del nervo ottico fondamentale per vedere la sua struttura ed esaminare le fibre nervose retiniche che lo formano. Più altri esami HRT, GDX …. Da prescrivere a giudizio dell’oculista secondo il quadro clinico.

“Una diagnosi precoce è al momento l’unica possibilità per curare il glaucoma”


Terapia: i trattamenti oggi in uso servono ad evitare la progressione della malattia , esistono vari colliri da utilizzare da soli o in associazione con lo scopo di ridurre la pressione oculare. In associazione oggi esistono anche trattamenti “neuroprotettivi” con l’obiettivo di tentare di proteggere il nervo ottico e le sue fibre nervose. Se la terapia farmacologica non risultasse efficace o di fronte ad una scarsa adesione del paziente si può ricorrere al laser. Mentre nei casi in cui la terapia medica e/o il laser non fossero efficaci si dovrà ricorrere alla chirurgia, che creando una via diversa rispetto a qualla naturale per lo scarico dell’umore acqueo si pone l’obiettivo di garantire una pressione oculare normale. Esistono ovviamente molteplici colliri ipotonizzanti, varie tecniche laser, diverse tecniche chirurgiche la cui valutazione spetta all’oculista di fiducia.


Ogni terapia presenta percentuali di successo e di insuccesso e diversi effetti collaterali e rischi per il paziente, il tutto deve essere ovviamente discusso con chiarezza in modo preventivo con il proprio oculista.

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